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A Sétima Arte e o seu fascínio proporcionaram um agradável momento a seus amantes no encontro com a Psicanálise e suas interlocuções, no último sábado na sede da DPB em João Pessoa.
Popilius et Antiochus, Rembrandt
À propos d'une référence de
En nombre del Directorio y la Comisión de Comunicaciones es un placer anunciar a la comunidad de la NEL que desde hace unos días, la Sede Bogotá, cuenta con una página web propia: http://nel-bogota.com En ella, encontrarán las actividades importantes que nos ocupan, y las particulares en las que el movimiento psicoanalítico lacaniano en Bogotá monta su fuerza no solo con la lista y correos de contacto de nuestros miembros y asociados, sino también con las actividades de biblioteca, las publicaciones, nuestro blog Psico-city y los enlaces pertinentes, asi como todo lo referente a las Jornadas de la NEL.
Esta noticia hace parte del impulso y el nuevo aire que la NEL-Bogotá ha venido tomando en los últimos años. No es inconexa con los acontecimientos como el SOL, las conferencias en la Alianza Francesa, nuestras Noches de Escuela, el trabajo de biblioteca, publicaciones, Psico-city y por supuesto lo que anima y anuda a cada uno en la intensión y extensión del psicoanálisis lacaniano.
Cordialmente,
Gonzalo Cabrera
Comisión de Comunicaciones
Potere
Il potere, se non viene inteso come pura azione di una forza tesa a superare le resistenze di un’opposizione, deve puntare ad ottenere un consenso. Per questo esso mette necessariamente in gioco il problema della legalità e del suo fondamento.
Su questa base Weber ne isola 3 tipi:
1. Tradizionale
2. Carismatico
3. Legale-razionale (costituzionale).
L’esperienza dell’analisi opera a livello del sistema simbolico che determina l’autorevolezza della legge per un soggetto. Di qui nasce uno dei contributi più innovativi dell’insegnamento di J. Lacan: l’etica della psicoanalisi. Di fronte alla crisi attuale del terzo tipo weberiano, che è quello della modernità, l’etica dello psicoanalista è una delle forze più potenti che si può opporre alle tentazioni del potere carismatico o all’illusione di un ritorno al passato.
Possiamo introdurre l’apporto della psicoanalisi riprendendo un’osservazione di Hobbes a proposito della via costituzionale: essa implica da parte di ciascuno una cessione di potere (allo stato). I sintomi contemporanei ci mostrano la necessità di pensare la meccanica di questa cessione al di là dell’Edipo. La relazione che Freud aveva riscontrata tra sintomo nevrotico e disagio nella civiltà, deve essere, di conseguenza, riconsiderata.
La soluzione singolare che il soggetto trova per far fronte al reale traumatico, all’indecidibile che lo sviluppo della scienza non fa che rendere sempre più evidente, trova oggi una via di elaborazione nel transfert analitico. E’ un’elaborazione che mostra un nuovo tipo di fondazione della legge, quella che utilizza la funzione paterna caso per caso. Nell’atto analitico l’impatto con la non esistenza dell’Altro, conduce ad utilizzarlo come puro sembiante e, quindi, a conferirgli un valore di fondamento secondo una nuova logica. Si passa dall’universale di cui ciascuno è un caso particolare ad un universale che si fonda sul caso unico.
L’analista e, più precisamente, il suo atto assumono il valore di paradigma nel dare autorevolezza alla legge in quanto essa può regolare il godimento soggettivo, cioè lo può sottrarre al potere della pulsione. In altri termini l’analista dimostra che il potere è l’altra faccia dell’impotenza di fronte ai compiti impossibili (governare, educare e curare). Invece che affrontarli con la misura della valutazione statistica, che apre ad ogni corruzione possibile, egli indica la via del calcolo al limite, al transfinito del distacco soggettivo dall’oggetto a.
La portata etica della psicoanalisi si oppone all’illusione di poter accedere alla cessione di potere tramite lo scambio con l’oggetto di consumo. La clinica dell’anoressia è una delle dimostrazioni più evidenti di come questo oggetto si dimostri essere niente, incapace di fondare uno scambio che muova il desiderio di vivere.
In sintesi possiamo affermare che oggi lo psicoanalista fornisce la prova, l’evidenza che solo per via dell’atto si può fondare una legalità del potere.
E’ una logica difficile da trasmettere: perché cominci a prendere valore estensionale, occorre che rinunciamo alla “religione” della scienza come causa efficiente, come utilità diretta, per ammettere che il caso unico si inserisce piuttosto nella via di una scienza meno ideologizzata e più consona con gli sviluppi attuali della matematica (intuizionismo) e di una fisica non più meccanicistica. Nella ricerca biologica è quella che F. Ansermet definisce il determinismo di un meccanismo imprevedibile (plasticità).
Se queste sono le nuove logiche, allora l’interrogativo deve vertere su quale politica possa avviare un processo che non sia più quello della cessione del potere, ma di cessione dell’oggetto-niente e quindi un’etica del “non cedere sul desiderio”: unica alternativa reale alla depressione ed alla corruzione. Esse sono infatti inevitabili, quando si cerca una supplenza alla perdita di legalità puntando sul potere finanziario e su quello ideologico.
Carlo Viganò
L’incontro con la psicoanalisi avvenne in adolescenza, attirato da un breve saggio di Freud sul sogno e la sua interpretazione. Ragazzino docile agli occhi dell’Altro - professore, familiare, amico o vicino di casa che fosse - era intento a ricercare e ad applicare con rigore le “buone maniere” del vivere sociale. Assai critico, si allontanava più o meno consapevolmente da coloro i quali azzardassero una parola o un comportamento che si discostasse da quell’immagine di ragazzo educato. L’inibizione sociale era dietro l’angolo. Sua madre spesso si raccomandava con lui di salutare le persone, qualunque persona fosse ed in qualunque contesto si trovasse, sempre accompagnando la parola “buongiorno” con un ampio sorriso. Si affidava alla domanda materna, seppure con qualche riserva, e ricorda che un giorno, passeggiando accanto a sua madre, salutò una signora con un grande sorriso stampato sul volto. La persona ricambiò il saluto e disse a sua madre quanto fosse fortunata (!) ad avere un figlio così a modo e così educato. Fortuna per la madre forse, un po’ meno fortunato il soggetto. In mezzo alle preoccupazioni sui buoni costumi da adottare, incontra nelle sue letture il complesso di Edipo che recita: “ogni bambino (più o meno educato che sia) vuole uccidere il padre per potersi scopare la madre”. Tale fu l’orrore - che condusse Edipo ad accecarsi - ed allo stesso tempo la curiosità per ciò che aveva avuto l’effetto di un’interpretazione, che non risparmiava nessuno dei suoi compagni di scuola da questa verità, interrogandoli su cosa loro avessero da dire in merito a questa “teoria psicologica”. Il suo incontro con la psicoanalisi aveva già messo in campo l’Altro, talora indifferente, talora affascinato dal contenuto latente delle formazioni dell’inconscio, talora preso in un transfert negativo verso la psicoanalisi. “Un lapsus è solo un lapsus, eventualmente crea ilarità (!), ma non vuol dire proprio niente” – diceva con fastidio crescente un giovane amico in risposta alle sue interpretazioni selvagge, anch’egli occupato, attraverso la letteratura e la filosofia, nella sua ricerca della verità.
Al termine di una delle sue prime sedute di analisi domandò all’analista come fare per diventare a sua volta psicoanalista. L’interpretazione, riportandolo al lavoro dell’analisi personale, interrogava un desiderio cifrato nel sintomo, che solo a fine trattamento avrebbe prodotto, oppure no, dell’analista. Confrontarsi al baratro di una “insondabile decisione dell’essere” nulla aveva a che fare con la cattura dell’io e delle sue identificazioni. Attraverso un sogno passò al lettino: posizione che sì gli concedeva di non dover guardare in faccia l’analista, ma lo costringeva a strappare quelle parole dal circuito sintomatico del pensiero. Sdraiato, guardava con la coda dell’occhio l’analista che, come sembiante d’oggetto, passeggiava su e giù per lo studio, gettandolo tra l’angoscia e l’esasperazione. Non aveva altra scelta se non quella di prendere la strada del significante, cioè al di là di ciò che si vuole o non si vuole dire. Un professore del liceo, al momento dell’interrogazione (!), gli diceva: “mi sembra di doverti tirare fuori le parole con le pinze”. Scrive Freud: “Ho spesso paragonato tra me la psicoterapia catartica a interventi chirurgici, chiamando le mie cure “operazioni psicoterapeutiche”, rilevando analogie con l’apertura di una cavità purulenta, col raschiamento di una zona affetta da carie”.[1] Non si tratta semplicemente di un tòpos letterario, bensì della presa della parola sul reale del corpo, e dell’effetto di estrazione che essa produce.
La causa analitica ci chiama a Torino per partecipare a due importanti eventi organizzati dalla Scuola Lacaniana di Psicoanalisi: il Forum, a far sentire che la psicoanalisi può tutt’ora essere un momento importante per cogliere ciò che accade nel sociale odierno; il Convegno, a dire cos’è il rapporto che il soggetto intrattiene con il proprio inconscio, come i significanti dell’Altro abbiano lasciato dei segni sul soggetto e sulla sua economia di godimento, e come l’operazione analitica possa progressivamente portare al confronto con l’orrore di quel punto vuoto intorno al quale si è costituita una vita.
Invitación
La Nel Guayaquil invita a la actividad de Escuela que se realizara, el día viernes 28 de mayo con la presencia del psicoanalista Fabián Naparstek , analista de la escuela, miembro de la EOL, quien trasmitirá su experiencia sobre "Fin de Análisis, el Pase y su relación con la Escuela".
Lugar: Sede de la Escuela
Hora: 19:00
El Presidente de la AMP a los miembros
http://psicocity-bogota.blogspot.com
Cita
La derrota de la vergüenza - lanacion.com
Si nos volvemos, una vez más, hacia Vatel, según observa Jacques-Alain Miller en un escrito en el que recoge la tragedia del cocinero, "la desaparición de la vergüenza cambia el sentido de la vida. Cambia el sentido de la vida, porque cambia el sentido de la muerte. Vatel, muerto de vergüenza, murió por honor, en nombre del honor". Paradójicamente, mientras que el hombre arrojado del paraíso instaura la civilización llevando consigo una vergüenza que, siempre se pensó, lo acompañaría como sombra espectral de su condición humana, hoy parece que asistimos a una disolución de la vergüenza. Y como ya no se muere por honor, ya no es necesario, según parece, vivir con honor.
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ACTUALIDAD DEL FORO
Editorial
“Desde siempre recuerdo que he odiado que me abrazaran. Aunque deseaba experimentar esa agradable sensación, me abrumaba demasiado. Era como si me cubriera una gran ola de estimulación, y reaccionaba como un animal salvaje. En cuanto alguien me tocaba, necesitaba huir, se me fundían los plomos. Sentía una sobrecarga y tenía que que escapar, a menudo con brusquedad.”
Temple Grandin, Pensar con imágenes. Mi vida con el autismo
Contrariamente a lo que nos parece, los autistas no están solos, están rodeados de una presencia que perciben como peligrosa, intrusiva, que pone en juego su vida y de la que quieren por tanto alejarse. Es por esto que nos ignoran y rehúyen nuestra mirada y no contestan a nuestras palabras. No es que no puedan entendernos por tener un déficit cognitivo, es que están angustiados con nuestra presencia y con lo que podemos querer para ellos, intenciones que no pueden interpretar porque les falta la clave básica del lenguaje humano. Nuestras palabras, por bien intencionadas que sean, tienen para ellos un peso excesivo y las viven peligrosamente.
Por eso sus objetos son preciosos como instrumentos para protegerse de la angustia, animar su cuerpo, procurándose una satisfacción y finalmente establecer un vínculo con el otro. Utilizan cualquier cosa que esté a su alcance, juguetes, objetos cotidianos, su propio cuerpo, el de los compañeros o adultos, o como en el caso de Temple Grandin esa “maquina de abrazar” que ella inventó para conseguir recomponer su cuerpo que se le desborda. Necesitan pegarse a ese objeto para que les sirva de borde, como un límite que evita la fuga de las sensaciones que experimentan.
Ese trabajo de “invención” que ellos hacen puede favorecerse con nuestra ayuda. Para ello debemos acompañarles en su progreso sin tratar de domesticarles como si fueran seres deficitarios sin recursos potenciales. Es mejor, entonces, estar al lado que enfrente, para decirles aquello que ellos pueden escuchar.
Eso es lo pretende también este Forum para el que tenemos ya una lista de invitados que han confirmado su participacion, así como una primera lista de instituciones que han manifestado su apoyo público al evento. Para aquellos que todavía no realizaron su inscripción, recordarles que el Auditorio tiene un aforo limitado y es conveniente que aseguren su plaza lo más pronto posible.
José R. Ubieto
por la comisión de organización
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INVITADOS
Jorge Alemán
Psicoanalista y escritor. Consejero cultural de la Embajada de Argentina
Begoña Ansorena
Psicoanalista. Psicóloga en el Centre de desenvolupament infantil i atenció precoç de Sant Boi
Sonia Arribas
Investigadora ICREA. Profesora de la Universitat Pompeu Fabra
Constantino Bertolo
Editor de Caballo de Troya
Guy Briole
Psicoanalista y psiquiatra en el Hospital de Val de Grâce de Paris
Lolita Bosch
Escritora
Luisa Casas
Filóloga. Profesora de secundaria.
Directora de la Compañía de teatro Pablo Ruiz Picasso. Premio FAD 2009 de educación
Ana Laura Castro
Fotógrafa
Nora Catelli
Doctora en Filología. Profesora de Teoría de la Literatura y Literatura Comparada, Universidad de Barcelona
Vilma Coccoz
Psicoanalista
Daniel de León
Pedagogo. Director del Centre l’Alba (Centro de día y UME)
Mariana Alba de Luna
Centre de jour d'Auvervilliers (Francia)
Martin Egge
Neuropsiquiatra infantil y psicoanalista. Director de la Antenna 112 y la Antennina de Venecia (Italia)
Pilar Foz
Psicoanalista. Centre de desenvolupament infantil i atenció precoç de Sant Boi
Miguel Gallardo
Dibujante e ilustrador. Autor del libro 'María y yo'
Juan Irigoyen
Sociólogo
Éric Laurent
Psicoanalista. Ex-Presidente de la Asociación Mundial de Psicoanálisis
Merçè Managuerra
Actriz y profesora del Institut del Teatre de Barcelona. Directora del nuevo Teatre Akademia
Estrella Masabeu
Psicomotricista. Presidenta de la Federación de Asociaciones de psicomotricistas
del Estado Español (FAPEE)
Judith Miller
Presidenta de la Fundación del Campo Freudiano
Ermel Morales
Profesor de interpretación de la Escuela Superior de Arte Dramático de Galicia
Josep Maria Panés
Psicoanalista. Psicólogo del Centre de desenvolupament infantil i atenció precoç de Sant Boi. Presidente de la Associació Catalana d'atenció precoç
Javier Peteiro
Doctor en Medicina. Especialista en Análisis Clínicos. Jefe de Sección de Bioquímica y laboratorio de Alergia del Complejo Hospitalario Universitario de A Coruña
Juan Pundik
Psicoanalista. Presidente de la Plataforma Internacional contra la Medicalización de la Infancia
Gradiva Reiter
Psicoanalista. Psicóloga en la Institució Balmes
Félix Rueda
Psicoanalista. Psicólogo clínico
Delia Steiman
Psicoanalista. Supervisora de equipo en el Hospital Regional de Rhône-Alpes (Francia)
Cristian Stephanoto
Astronómo
Laia Torrent
Bióloga molecular
José Andrés Torres Mora
Diputado al Congreso por Málaga (G.P. Socialista). Doctor en Sociología.
Profesor Titular de Sociología en la Universidad Complutense de Madrid
Mar Vila
Residente de Psiquiatría infanto-juvenil en el SLAM (South London and Maudsley Hospital) y en Lewisham CAMHS (Child and Adolescent Mental Health Service)
Fransesc Vilà
Psicólogo clínico y psicoanalista. Director del Área Social de la Fundación Cassià Just
Llúcia Viloca
Psiquiatra y Psicoanalista. Directora del Centre Específic d'autisme Carrilet
Gracia Viscasillas
Psicoanalista. Psicóloga. Coordinadora del Jardín de infancia Patinete
Yolanda Vives
Psicóloga y psicomotricista. Formadora en Práctica Psicomotriz (ASEFOP)
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Las secuencias estarán coordinadas por psicoanalistas de la
Escuela lacaniana de Psicoanálisis y de la
Asociación Mundial de Psicoanálisis
Jesús Ambel (Granada), Miquel Bassols (Barcelona), Neus Carbonell (Barcelona),
Carmen Cuñat (Madrid), Lucía d’Angelo (Barcelona), Elizabeth Escayola (Barcelona),
Manuel Fernández Blanco (A Coruña), Vicente Palomera (Barcelona),
José Ángel Rodríguez Ribas (Sevilla), Iván Ruiz (Barcelona), José Ramón Ubieto (Barcelona)
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APOYOS PÚBLICOS
Federación de Asociaciones de Psicomotricistas del Estado Español
Fundació Congrés Català de Salut Mental (FCCSM)
Plataforma Internacional contra la Medicalización de la Infancia
Plataforma Psicoanàlisi Segle XXI
Asociación TEAdir de padres, madres y familiares de personas con TEA - Trastorno del Espectro Autista (Autismos y Síndrome de Asperger)
Sociedad Española de Psiquiatría y Psicoterapia del Niño y del Adolescente (SEPYNA )
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Dossier del Forum
Lo que la evaluación silencia. Un caso urgente: el autismo
Disponible ya en las Sedes de la Escuela Lacaniana de Psicoanálisis
Y el día del Foro
Precio: 15€
Índice y selección de textos disponibles en www.foroautismo.com
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Inscripciones abiertas
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