2 de novembro de 2010

Après- coup sul Colloquio di Gargano

L’INCONSCIO DOPO LACAN. IL PROBLEMA DEL SOGGETTO CONTEMPORANEO TRA PSICOANALISI E FILOSOFIA

Nella splendida cornice del lago di Garda, messa in risalto da tre belle giornate di sole autunnale, si è tenuto dal 28 al 30 ottobre il Convegno L’INCONSCIO DOPO LACAN. IL PROBLEMA DEL SOGGETTO CONTEMPORANEO TRA PSICOANALISI E FILOSOFIA.

L’incontro non ha tradito le aspettative degli organizzatori - la cattedra di Filosofia Teoretica III dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi -, anzi è andato ben al di là di esse. L’intensità dei lavori, la messa in gioco dei relatori giunti a portare per l’occasione un’elaborazione inedita della propria ricerca, la posizione attiva del pubblico e la ricchezza degli scambi e dei dibattiti intercorsi, i cui sviluppi solo il tempo a disposizione ha potuto interrompere, hanno fatto di questi tre giorni un evento per la realtà italiana di cui gli Atti, che verranno raccolti e pubblicati, testimonieranno solo parzialmente la ricchezza.

L’inconscio come evento e come interpretazione, come formalizzabile e non formalizzabile, la questione del non-tutto che ne caratterizza la struttura al femminile, l’annodamento con l’arte e la letteratura, il suo rapporto con la scrittura, ed infine lo statuto politico dell’inconscio: questi assi hanno interrogato relatori e partecipanti, in una dialettica svincolata da formalismi ma rigorosa nelle argomentazioni, restituendo a chi ha preso parte all’evento un effetto di ritorno di natura agalmatica sulla psicoanalisi di Lacan e sulla questione dell’inconscio oggi.

Accanto al contributo al contempo appassionato e magistrale di personalità già molto note nel contesto della psicoanalisi lacaniana e del mondo accademico (provenienti dalla filosofia teoretica, dall’estetica, dalla critica letteraria, dal pensiero femminista), una nuova generazione di filosofi e intellettuali interrogati radicalmente dal pensiero di Lacan ha offerto un contributo di spicco, di cui sarà importante a mio avviso tenere conto per il presente e per l’avvenire.

Milano, 1 novembre 2010

Domenico Cosenza


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