L’evento di Catania e la sua Assemblea Generale Cari Colleghi, siamo tornati da Catania con l’esperienza di un’uscita diversa dal vel dell’alte rnativa: “la borsa o la vita”. Normalmente si sceglie la vita a prezzo di un sac rificio di godimento, presentificato dalla borsa. Noi, questa volta, abbiamo avu to ambedue, la bellissima borsa che resterà per noi il ricordo di questo evento, e la vita che ha attraversato i due giorni di convegno, conclusisi con l’immers ione nelle bellezze naturali e culturali della Sicilia. La scommessa è stata, anche questa volta, ampiamente vinta. Di più: abbiamo sfio rato le 400 persone presenti! Sulla qualità dei lavori scientifici non è necessa rio che mi soffermi, quasi tutti voi eravate lì, potete prenderne atto. Dalle pl enarie alle simultanee, dalle tavole rotonde a tema alla sessione degli AE delle 3 Scuole dell’EFP, la SLP, la ELP, la NLS. La Collega Paola Bolgiani ci ha rega lato la sua prima testimonianza, Sergio Caretto, Araceli Fuentes, Anne Lysy hann o potuto testimoniare e intervenire a partire dalle loro passe. L’Assemblea Generale ha segnato una importante svolta, anche lì ha soffiato una ventata vitale: le critiche, le posizioni diverse, le lagnanze hanno finalmente trovato espressione lì e non più nei corridoi, nei silenzi anche tinti di ostili tà, nelle strategie di operare con la propria assenza in questo appuntamento ann uale, alla maniera di Nanni Moretti (“Mi si nota di più se vengo o se non vengo? ” “Se taccio o se parlo?”, si potrebbe aggiungere). L’AG è fatta per questo, per parlare, per criticare, meglio se costruttivamente, ma anche non. L’evento si è prodotto anche lì, il silenzio è stato rotto. Le questioni poste h anno rivelato ciò che, effettivamente, è vitale per la Scuola, anche se molte al tre, importantissime per i contenuti scientifici della Scuola, avrebbero potuto venire parimenti poste, e dovranno aspettare molto tempo perché si crei un’analo ga occasione. La vis polemica di certe posizioni deve essere letta come pulsazio ne di questioni che costituiscono il difficile passaggio da un assetto a un altr o del rapporto, particolare per l’Italia, locale/nazionale. L’autofinanziamento delle attività locali non è la soluzione ultima di tale connessione, ed è per qu esto che il Consiglio è al lavoro su questo ed in fase di esplorazione di possib ilità ulteriori. La eventualità di attività organizzate localmente non è mai sta ta esclusa dalla nostra politica, come vado ripetendo spesso: la Scuola “a” e no n la Scuola “di”. La condizione ne è però, attualmente, per ciò che costituisce la posta in gioco della psicoanalisi oggi, che tutta la Scuola vi sia implicata e sia in grado di trasformare l’eventualità in evento, in attività che risuoni f ortemente nel tessuto sociale in cui si propone, che richiami un pubblico intere ssante per noi e interessato autenticamente alla nostra Scuola. La priorità è pe r noi lavorare per l’SLP, al di là di noi stessi. Presto con il Consiglio cercheremo di dare delle risposte su questi punti così s entiti dal nostro insieme. Per parte mia, da tempo vi rifletto, cercando di porm i nelle posizione che ritengo giusta per affrontare il problema. Non quella di p romettere qualcosa (un po’ di antipolitica?..), ma quella di promettere l’etica del mio impegno, quella sì! La soluzione che dovremo trovare per consentire alle segreterie locali di proseg uire con i loro progetti verrà elaborata compatibilmente con la prospettiva in c ui siamo impegnati già da due anni, e con gli orientamenti della nuova politica. La novità di un regolamento per la passe nel quadro dell’EFP, ma pensato apposi tamente per l’Italia, aggiungerà alle opportunità già in atto grazie alla artico lazione internazionale della SLP, anche quella di un cammino appena iniziato per la costruzione di una Scuola della passe anche in Italia. Ringrazio tutti quanti per questa vitalizzazione inarrestabile, che auspico poss a prendere una forma sempre più volta alla costruzione di una grande Scuola anch e in Italia. Auguri di buon Capodanno del nostro calendario. Ora mettiamoci al lavoro per il Forum di ottobre, dopo esserci di nuovo incontra ti all’imminente appuntamento di Pipol del 2 e 3 luglio prossimi.
Un caro saluto Paola Francesconi
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