15 de julho de 2009

[SLP-Corriere] LA QUESTIONE PSI della FESP · Numero 1 · Luglio 2009‏


Numero 1 · Luglio 2009

LA PSICOANALISI DI ORIENTAMENTO LACANIANO

PIPOL 4. Clinica e Pragmatica del [Dis]inserimento in Psicoanalisisi.
Barcellona, 11-12 de Luglio 2009

“Pipol IV, dopo avere definito i fondamenti psicoanalitici e le varietà cliniche del disinserimento, estrarrà le lezioni della pratica nei luoghi istituzionali nei quali qualcosa del sintomo può dirsi ed essere ascoltato, i “luoghi alfa”. Dopo avere ascoltato la voce di artisti che hanno fatto del loro disinserimento il fondamento del loro vincolo sociale (Joyce, Beckett, Gould),ci si interrogherà sulla maniera con la quale si parla del sintomo in questo luogo privilegiato che è la riunione clinica che permette di fare ascoltare effettivamente la sua particolarità. Dal Pipol IV all’ Incontro Americano, in modo molto differente, si mantiene la stessa questione. Prosegue la delucidazione dei fantasmi clinici. Mira a stabilire la cartografia del reale in gioco nelle pratiche istituzionali e a riorentarle a partire da lì. È questa la scommessa di questi Incontri.” Eric Laurent. “Per l’Incontro Americano” (+) http://www.ampblog2006.blogspot.com/

Il regolamento della psicoterapia in Francia: iscrizione e formazione

COMUNICATO DEL CONSIGLIO DELLA ECF (12 marzo 2009) relativo al decreto che definisce le condizioni di formazione, teorica e pratica, in psicopatologia clinica degli psicoterapeuti.

Il Consiglio della Scuola della Causa Freudiana misura l’importanza del voto di questo decreto che dà un ruolo essenziale alla psicoanaisisi per l’insegnamento e la formazione degli psicoterapeuti. Questo risultato è la conseguenza di una lotta, iniziata da Jacques-Alain Miller, la cui azione è stata decisiva per l’orientamento della sua elaborazione”.

Per il Consiglio della ECF Francisco-Hugo Freda Presidente (+) http://www.efsp.eu/psy/fr/obs/0901.htm

La psicologia in Europa di Marie-Hélène Bigot

Il proposito di EuroPsy si estende molto più in là della questione del riconoscimento dei titoli in psicologia in Europa e della mobilità degli studenti e dei professionisti. La sua intenzione non è quella di conservare la "diversità" culturale nazionale o di concepirla come qualcosa di attivo “da mantenere pienamente”. Il progetto EuroPsy vuole creare un diploma in psicologia in Europa e un sistema de specializzazioni, con la creazione, in ultima istanza, di multipli livelli professionali sottoforma, per esempio, di statuti di associati e di esperti. Il suo obiettivo è quello di promuovere una “standardizzazione e trasparenza dei titoli” (26), ossia disporre di psicologi subordinati al conseguimento di diplomi o certificati rinnovabili, secondo i criteri decisi dalla EFPA. Come può la psicologia, in particolare la clinica, sia della salute, sia la psicoterapia esaminare i suoi concetti e al tempo stesso garantire la sua indipendenza in questo stesso ambito? Noi ci troviamo di fronte a questa sfida. (+) http://www.efsp.eu/psy/it/obs/0902.htm

L’Informe Couty per la salute mentale e la psichiatria: vigilanza, indagine, e rete di cure «sicura» di Michel Normand

In nome della prevenzione, della sicurezza sanitaria applicata al dominio psichico, delle necesità della salute mentale, il paziente, psicotico o no, il soggetto di qualsiasi età diviene un individuo da educare, vigilare e curare, anche contro la sua volontà. Per le stesse ragioni, i professionisti della salute sono chiamati ad allinearsi in questa catena di cure “sicure”, per portare a termine il compito che indica la loro posizione, così come è prevista dai protocolli. È in questa prospettiva Orwelliana che va situata la parte tanto importante che la commissione attribuisce alla ricerca nel campo della salute mentale, in particolare alla valutazione dei protocolli di intervento clinico e sociale e delle “strategie terapeutiche”.

(+) http://www.efsp.eu/psy/fr/obs/0903.htm

Psicoanalisi e Università di Manuel Montalbán Peregrín

Che luogo riserva l’università alla psicoanalisi? È difficile dare una risposta chiusa a questa domanda. Molte volte è quella della perplessità. Altre, Freud lo sapeva bene, quella dell’ostracismo. In ogni caso, lo scenario postmoderno, che impregna anche il dire docente, rivendica il rifugio nel linguaggio, dove certe letture dell’insegnamento di Lacan (psico) linguista sono utilizzate senza cautela. Attualmente, la psicoanalisi è un invitato ricorrente, a volte scomodo, negli incontri delle scienze sociali e la teoria critica, principalmente. Questa scomodità si fa più manifesta sopratutto nel versante del godimento, dunque, come indica Miller. Il discorso universitario con la simulazione del sapere per il sapere non pretende altro che il dominio del godimento. In ogni caso, dalle coordinate lacaniane l’università è per la psicoanalisi più l’Agorà che l’Accademia. (+) http://www.efsp.eu/psy/es/obs/0904.htm

La terapia al di là della Farmacología. Una chance per la Psicoterapia: Dentro o fuori S.S.N.? di Emilia Cece

La psicoanalisi, nella sua tradizione ma ancor più nella sua storica capacità di affiancare e stimolare logiche di cambiamento, nel nostro paese potrà raccogliere la sfida e giocarsi la chance di proporsi come operatore sociale di trasformazione di cultura, a condizione di riuscire a fare su vasta scala della "formazione dell'analista" un nuovo piano di azione che lanci risorse di professionalità, uno per uno, andando oltre le valutazioni di appropriatezza standardizzate. (+) http://www.efsp.eu/psy/it/obs/0905.htm

Quattro domande su Bologna. Intervista a Carlos Fernández Liria (Prof. UCM) di Mercedes de Francisco e Julia Gutiérrez

È l’ideologia della società della conoscenza. La conoscenza si è trasformata nel fattore produttivo per eccellenza, è come se invece di vivere nella società industriale vivessimo nella società della conoscenza, la conoscenza è il mezzo economico più forte e pertanto l’università che produce le conoscenze si deve adattare a questa società e trasferire le sue conoscenze. Ciò che questi non sanno è che probabilmente il mercato non è un buon ricercatore scientifico, né per ciò che essi pretendono, né per il rendimento impresariale. Allora si dice di volere mettere la conoscenza al servizio del capitale, ma è come distruggere la conoscenza. (+) http://www.efsp.eu/psy/es/obs/0906.htm

Il lavoro in rete e lo psicoanalista, oggetto nomade di José R. Ubieto

Il lavoro in Rete è una variazione, orientata da questa pratica in équipe, che permette, a partire da un metodo basato sulla conversazione, di produrre la costruzione del caso secondo una disciplina propria. Questa idea si basa sull’ipotesi, sviluppata da Alexandre Stevens in un breve testo intitolato “Tre luoghi del sapere in istituzione” (3) dove propone la teoria analitica come un sapere sulla struttura -da differenziare dall’operatività propria della cura analitica- che tuttavia permette di interrogare e costruire la clinica. Processo che risulta, in molti casi, come un preliminare necessario per fare emergere una domanda che incontri un destinatario nell’analista. (+) http://www.efsp.eu/psy/es/obs/0907.htm

La psicoanalisi e l’attenzione alla psicosi infantile e all’autismo di Josep María Panés

Noi psicoanalisti che lavoriamo nel campo della Salute Mentale in Catalunia ci troviamo di fronte ad un nuovo attacco da parte dei sostenitori della TCC e dell’orientamento neurobiologico. Nel 2004 e 2006 gli attacchi si centrarono sul trattamento del cosiddetto TDAH e, sfortunatamente, furono risolti con severi pregiudizi nei confronti degli psicoanalisti di formazione lacaniana -psichiatri e psicologi clinici- dell’équipe di salute mentale infantile-giovanile di uno dei principali ospedali di Catalunia. L’episodio attuale colpisce il campo dell’attenzione alla psicosi infantile e all’autismo, e risponde ad una strategia similare, dietro la quale si trovano praticamente gli stessi nomi, vincolati a settori dell’industria farmaceutica e a dipartimenti universitari. (+) http://www.efsp.eu/psy/es/obs/0908.htm

NOTIZIE PSI

Nuovo programma formativo per gli psicologi clinici (Spagna)

In data 17 Giugno 2009, il BOE (Bollettino Ufficiale di Stato) ha pubblicato il nuovo programma formativo per il conseguimento del titolo di psicologo clinico (via PIR). È da sottolineare l’aumento della durata della specialità, che passa da 3 a 4 anni e la sua introduzione per il corso 2010-2011. Per quanto riguarda i contenuti, conferma ciò che è già una realtà della psicologia clinica in Spagna: il predominio, con regime quasi di monopolio, dell’orientamento cognitivo-comportamentale (TCC), ignorando in questo modo la diversità esistente nelle pratiche cliniche. Infatti, l’art. 84, dedicato alla psicoterapia, che raccoglie i metodi di intervento “cognitivi-comportamentali”, non menziona altri orientamenti. Il resto dell’articolo insiste sul fatto che tutta la formazione del futuro clinico debba includere unicamente quei trattamenti “basati sull’evidenza e sufficentemente contrastati”. I riferimenti alla psicoanaisisi, certamente, non appaiono in nessuna delle 26 pagine di questa Ordinanza Ministeriale.

(+) http://www.boe.es/boe/dias/2009/06/17/index.php

Guide di Pratica Clinica (GPC) basate sull’evidenza (Spagna)

L’ultimo numero della rivista del Consiglio Generale del Collegio Ufficiale degli Psicologi, INFOCOP, dedica un monografico all’analisi critica (?) delle GPC sulla Depressione Maggiore, Ansia e Cure Palliative. Tutti gli esperti eletti dalla CGCOP sono docenti universitari che concordano sulle critiche al Ministero della Sanità per l’esculsione generalizzata degli psicologi nell’elaborazione di codeste guide. Nello stesso tempo concordano nell’affermare che i TCC sono gli unici trattamenti validi per le tre patologie analizzate. Tutto questo non fa che confermare la piega generalizzata della psicologia clinica in Spagna, allineata con l’orientamento cognitivo-comportamentale e con l’università come riferimento esperto.

(+) http://www.cop.es/infocop/

PIATTAFORMA “PSICOANALISI SECOLO XXI” (Spagna)

La Piattaforma Psicoanalisi Secolo XXI è un collettivo indipendente, formato da psicoanalisti e professionisti di altre discipline orientati dalla psicoanalisi, che difende un modello assistenziale e di attenzione nel quale la parola è un valore da promuovere, e dove ogni persona è considerata nella sua particolarità. “È in questo approccio dove la psicoanalisi, pratica clinica che ha dimostrato la sua utilità da più di un secolo e che continua a dimostrare attualmente, deve occupare un posto decisivo nei dispositivi di attenzione (salute, educazione, attenzione sociale,…). Un primo manifesto: “A favore della soggettività” è stato già firmato da numerosi psicoanalisti e altri professionisti e la segretaria di questa Piattaforma ha dato supporto ad altre iniziative in relazione all’autismo o alla denuncia del monopolio delle proposte biologiche e farmacologiche in Marató di TV3 (programma televisivo) dedicato ai disturbi mentali. L’ atto di presentazione della piattaforma è previsto per il 3 ottobre 2009, alle ore 11.00. Nell’Auditorio della Casa del mar di Barcellona (C/Albareda, 1-13). (+) https://sites.google.com/site/psicoanalisissigloxxi/

SAUVONS LA CLINIQUE (Francia)

Sauvons la Clinique è una piattaforma di professionisti che dispone già di 76000 firme nel suo manifesto e più di una decina di comitati locali in tutta la Francia. Il suo proposito è quello di denunciare che “La pratica clinica si trova nel mirino dei testi legislativi e amministrativi, dei dispositivi di valutazione quantitativa ed omogeneizzante. Ciò che noi chiamiamo « clinica » corrisponde ad una concezione della cura che la comunità umana deve al soggetto che soffre, ciò che implica una politica e una scelta di civiltà. Sulla base di una solidarietà della clinica e della politica, chiediamo la massima partecipazione possibile per la preparazione degli Stati generali, all’orizzonte 2010.”. (+) http://www.sauvons-la-clinique.org/

COMISSIONE PSI EUROPA

Responsabile: José Ramón Ubieto ELP: Fernando M. Aduriz, Carmen Cuñat, Teresa Fernández, Félix Rueda, Manuel Montalbán, Paloma Larena, Chus Gómez, Josep Ma. Panés. NLS: Roger Litten, ECF: Jean-François Cottes; SLP: Emilia Cece.

Traduzione di Roberta Biondo.


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