Comunicato del Campo Freudiano
Edwige ANTIER, deputata di Parigi (UMP) e pediatra, ha comunicato a Gérard Miller, psicoanalista e docente universitario, il seguente documento, indirizzato al suo collega Daniel FASQUELLE, autore di una proposta di legge che riguarda la pratica della psicoanalisi.
Lettera aperta a Daniel Fasquelle
concernente la proposta di legge
che mira alla cessazione delle pratiche psicoanalitiche
nell'accompagnamento dei soggetti autistici
Edwige Antier
Mio caro collega, caro Daniel,
Non dubito della tua sincerità nel passo che ha animato la tua proposta di legge “che mira alla cessazione delle pratiche psicoanalitiche nell’accompagnamento delle persone autistiche, la generalizzazione dei metodi educativi e comportamentali e la riassegnazione di tutti i finanziamenti in atto per questi metodi”.
Nel dibattito sollevato, penso che tu abbia il dovere di ascoltare le informazioni necessarie sulla reazione dei professionisti .
Non parliamo più di "autistici" ma di pazienti affetti da "disturbi dello sviluppo nello spettro autistico" poiché questi disturbi rilevano di patologie multifattoriali e richiedono delle prese in carico caso per caso. Lasciar credere che le pratiche psicoanalitiche siano usate a scapito degli accompagnamenti comportamentisti dei pazienti è un processo estremamente pericoloso fatto ai neuropsichiatri infantili del CHU, che il Ministero della Sanità ha incaricato come direttori d’orchestra della presa in carico di questi pazienti. I genitori dei bambini autistici sono legittimamente in collera poiché le dispute da parrocchia hanno già frenato il dispiegamento di tutte le competenze delle quali hanno bisogno. Trovo molto grave, alimentare attraverso una proposta di legge, il processo intenzionale fatto a dei grandi medici che dedicano la loro vita alla ricerca e all’alleviamento di queste sofferenze. Tutti i lavori e tutti i contributi sono interessanti in questo inizio secolo che sarà quello delle grandi scoperte sul funzionamento del cervello e delle sue interazioni molto precoci con il mondo circostante. Il dovere dello Stato è di dare i mezzi a questa ricerca per migliorare l'aiuto a queste famiglie, e in particolare la formazione e il numero degli ausiliari scolastici.
Il nostro governo ha fatto dei grandi sforzi, malgrado le difficoltà economiche attuali, per aumentarne il numero, ma ciò non è sufficiente. E' in questo senso che i parlamentari possono aiutare questi bambini, lasciando al Ministero della Sanità il carico di vegliare sulle buone pratiche, e al Ministro della Coesione Sociale di accompagnarle. La nostra collega senatrice, Valérie Létard, ha consegnato un eccellente rapporto corredato di proposte sulla questione. Entrare a livello parlamentare in un dibattito di scelta medica è nocivo per i pazienti e per le loro famiglie, di smobilitazione per i primari ospedalieri in prima linea allorché il medico di base o il personale dell'asilo nido allertano la famiglia. Immischiarsi nel lavoro multidisciplinare dell'equipe in carico in quel momento già angosciante, non rende servizio a questi bambini.
Un cordiale saluto,
Edwige Antier
Pediatra e deputata a Parigi.
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