7 de maio de 2012

Osservatorio Autismo

Il percorso che porta alla riapertura del tavolo di lavoro sulle Linee Guida per l'autismo è lungo, ma non si ferma. Contatti e collaborazioni tra quanti le sentono "parziali" e "tendenziose" si stanno consolidando e alcune dichiarazioni di apertura fanno ben sperare. Così come aiuta una sempre maggior presa di consapevolezza dei presupposti teorico-clinici e dei metodi "scientifici" delle terapie comportamentali vivamente raccomandate dall'Istituto Superiore di Sanità. In questo contesto è bene far sapere quanto sta succedendo negli Stati Uniti, perché il velo che copre la vista di molti possa cadere...
Nicola Purgato



Ragazzino autistico torturato con scariche elettriche

Finalmente è a disposizione il video (Fox 25 news) di uno ragazzo autistico"trattato" presso il Rotenberg Center (Massachusetts)Il video è arrivato per la prima volta in tribunale lo scorso Aprile durante il processo che vede imputati i capi della struttura, un Centro per ragazzi e bambini disabili. Le immagini sono state bloccate a lungo dal legali dello staff del Centro, ma alla fine gli avvocati hanno dovuto capitolare davanti alla decisione del giudice. La madre del ragazzo ha infatti citato la struttura per quello che lei definisce una vera “tortura e un abuso”.

Per guardare il video cliccare sul link:  http://www.youtube.com/watch?v=cSsKjPDrhmI

In questo video si vede come viene applicato un aspetto determinante della tecnica di condizionamento ABA del dott. Ivar Lovaas che fin dall'inizio prevedeva l’ausilio dell'elettroshock. Dunque non è cambiato nulla dai suoi inizi (come si evince dagli articoli "datati" sotto riportati), ed anche se in molti luoghi non si fa più uso di questa tecnica il quadro teorico di riferimento non cambia! Nel negli anni sessanta, infatti, sempre lo stesso Lovaas aveva iniziato utilizzando l’elettroshock come tecnica di addestramento per normare i ragazzi omosessuali e transessuali. Successivamente si è rivolto agli autistici, non cambiando granché della sua metodologia (cfr. Éric Laurent, Critique de la HAS:une politique anti-ABA pour l’autisme in Lacan Quotidien 164)

Il metodo ABA è uno dei due metodi consigliati dalle recenti Linee Guida per l'autismo promulgate dall'Istituto Superiore di Sanità che in forza di articoli e studi - soprattutto anglofoni - definiti "scientifici" che ne proverebbero l'efficacia, lo propone come metodo elettivo per l'autismo anche in Italia! Non sappiamo se la commissione dell'ISS ha preso in visione anche questo video nella documentazione. Nel processo, altri video simili sono pre-annunciati....



Il Centro  “educativo”  Rotemberg

Il Centro Educativo Rotenberg

Il Centro “educativo” dedicato al Giudice Rotenberg, JRC, precedentemente noto come Behavior Research Institute, è una struttura che si occupa di trattamenti su studenti con gravi disabilità. Opera nella città di Canton in Massachusetts e fornisce servizi educativi basati sull’analisi comportamentale applicata sia a bambini che ad adulti con gravi disabilità evolutive e con disturbi emotivi o di comportamento. Inoltre, fornisce assistenza sostitutiva ai caregiver primari dei pazienti. Il Centro è uno dei pochi che fa ampio uso, nei trattamenti e negli interventi comportamentali, di metodi avversivi tra cui primeggiano le scosse elettriche e la privazione da cibo.

Inizialmente, nel 1971, al Centro fu dato il nome di Behavior Research Institute da Matthew L. Israele, uno psicologo che aveva studiato con BF. Skinner. Nel 1994 il Centro ha cambiato il suo nome in “Judge Rotenberg Educational Center” per onorare la memoria del giudice che ha contribuito a far sopravvivere il programma educativo del Centro intervenendo nel 1980, presso la commissione statale che concede le licenze a tali programmi. La struttura possiede 900 dipendenti e un fatturato annuo superiore a 56 milioni di dollari con un contributo $ 220.000 all'anno per ogni studente. La politica praticata all’interno del Centro prevede una totale presa in carico del paziente e un trattamento basato sull’approccio comportamentale rivolto esclusivamente  alla normalizzazione dei comportamenti ritenuti patologici con l'utilizzo frequente di premi e punizioni comportamentali. Il tutto viene monitorato con video fatti dal personale, in modo tale da poter stabilire la possibilità di utilizzare i metodi avversivi citati tra cui, il più controverso di tutti è l'uso di scosse elettriche. L’uso di queste ultime, ha provocato numerose polemiche e, diversi gruppi che sostengono i diritti dei disabili hanno protestato sollecitando la protezione dell’essere umano che viene sottoposto a terapie che fanno uso di metodi avversivi. La modifica del comportamento viene attuata mediante l'uso di tecniche specifiche e empiricamente dimostrate che agiscono sull’aumento o sulla diminuzione della frequenza dei comportamenti. Ad esempio i comportamenti di un individuo e le reazioni agli stimoli vengono modificati  rinforzando positivamente o negativamente il comportamento adattivo e/o riducendo il comportamento considerato negativo attraverso la sua estinzione, utilizzando una punizione e/o una ricompesa. La maggior parte dei programmi di modifica comportamentale attualmente utilizzati sono quelli basati sull’ABA, Applied Behavior Analysis, precedentemente conosciuto come l'analisi sperimentale del comportamento, lanciato da BF Skinner. Skinner chiamò il suo particolare tipo di comportamentismo " Comportamentismo radicale”.
Il comportamentismo radicale è la filosofia della scienza del comportamento; cerca di capire il comportamento in funzione degli stimoli ambientali come conseguenza dei rinforzi. Tale analisi funzionale lo rende capace di produrre vere e proprie tecnologie di comportamento (vedi ABA). A differenza dei comportamentisti meno ortodossi, quelli radicali non accettano che, funzioni quali il pensiero, le percezioni e le emozioni non osservabili possano spiegare i comportamenti di un organismo.
Il Centro si avvale di metodi avversivi che fanno parte del loro intenso programma di 24 ore alla settimana, volto alla modifica del comportamento. Fino agli anni 80, la terapia veniva effettuata costringendo i pazienti ad inalare dell’ammoniaca nonché mediante delle vere e proprie sculacciate inferte con una spatola e mediante dei pizzicotti sui piedi. Gli esperti del Centro somministrano sulla pelle di pazienti residenti, scosse elettriche per due secondi utilizzando un Decelleratore Graduato Elettronico (GED), che è stato inventato per indurre a livello epidermico,- per mezzo di elettrodi, uno shock elettrico tramite un telecomando. Il più delle volte gli shock (gli impulsi) elettrici vengono indotti manualmente dal personale. Al paziente spesso viene indotta una “punizione automatica” in quanto viene forzato a stare seduto su di un cuscino e, se si alza in piedi, viene punito automaticamente con uno shock elettrico. Per i comportamenti ad alto rischio e a bassa frequenza, è stata progettata una "Lezione di comportamento-prova": La persona viene trattenuta con la forza e le viene suggerito di forzare il suo comportamento: se lo studente si allontana, gli viene indotta una scossa elettrica, se l'ordine di attivare dei comportamenti a rischio viene eseguito gli viene somministrata una scossa più forte. La riduzione del cibo viene effettuata come una punizione: vengono eliminate fino a tre quarti delle calorie giornaliere necessarie all’organismo se si ritiene che il soggetto abbia messo in atto dei comportamenti anomali. Il centro ha dichiarato sul suo sito web che le scosse elettriche vengono impiegate solo dopo gli interventi comportamentali positivi. 
 

L’impiego dell’elettroshock con bambini autistici. Una revisione degli effetti collaterali
Lichstein KL, Screibman
 Journal of Autism & Childhood Schizophrenia, 6(2) 1976 pp.163-73. 

ABSTRACT: L’uso di scosse elettriche in un contesto punitivo è e sarà sempre una questione molto controversa nel trattamento dei bambini autistici. Mentre la letteratura sperimentale sostiene l’efficacia della procedura di riduzione dei comportamenti disadattivi, alcuni medici e ricercatori hanno espresso il timore di possibili effetti collaterali negativi. Gli effetti collaterali riportati, dovuti alla somministrazione di scosse elettriche sono stati esaminati nel tentativo di valutare la fondatezza di tali paure. La revisione dei documenti ha indicato che la maggior parte degli effetti indesiderati rilevati erano di natura positiva. Questi effetti positivi includono la generalizzazione della risposta, l’aumento delle interazioni sociali e il comportamento emotivo positivo. Tra i pochi effetti negativi riscontrati ricordiamo la paura per la macchina dell’elettroshock, il comportamento emotivo negativo e l’aumento di comportamenti disadattivi di altro genere. L’implicazione di questi risultati per l’utilizzo della procedura d’urto vengono discussi in termini di corretto utilizzo della procedura, delle scosse elettriche, e di eventuali procedure alternative. PMID: 786974
 
 
Come costruire il comportamento sociale nei bambini autistici mediante l’uso dell’elettroshock
Lovaas, O. Ivar, Schaeffer, Benson, Simmons, James Q.
Journal of Experimental Research in Personality, 1 (2), 1965, 99-109
 
ABSTRACT: Sono stati effettuati tre esperimenti su 2 gemelli di 5 anni di età diagnosticati come schizofrenici utilizzando scosse elettriche dolorosa nel tentativo di modificare I loro comportamenti. Le loro caratteristiche autistiche erano evidenti: Essi non manifestavano nessuna risposta sociale, non possedevano il linguaggio e nemmeno il gioco funzionale. Mettevano spesso in atto comportamenti auto-stimolatori e bizzarri, nonché movimenti stereotipati del corpo. Essi non avevano avuto alcun beneficio dai trattamenti tradizionali. Gli studi dimostrano che è possibile invece modificare il loro comportamento con l’uso di scosse elettriche. L’elettroshock si è dimostrato efficace nell’eliminazione di comportamenti patologici, come l’autostimolazione e i capricci. I comportamenti affettuosi nonché quelli sociali o di altro tipo manifestati nei confronti degli adulti sono aumentati dopo che questi ultimi sono stati associati alla riduzione delle scosse..(Psyc INFO Database Record 2010 APA).
 

Il trattamento comportamentale effettuato su di un ragazzo preadolescente transessuale
George A. Rekers, O. Ivaar Lovaas and Benson Low
Journal of Abnormal Child Psycology, 2 (2) 1974, pp. 96-116
 
ABSTRACT: Sono state sviluppate procedure di trattamento comportamentale per eliminare I comportamenti femminili tipizzati e aumentare quelli maschili tipizzati in un bambino di 8 anni con un’identità cross-gender.
La storia clinica del bambino fu messa in parallelo con i report clinici retrospettivi di transessuali adulti che mostravano:
-          l’inflessione della voce femminile;
-          il contenuto dei loro discorsi prevalentemente femminile;
-          la loro preferenza nell’essere donne;
-          i gesti femminili delle mani e delle braccia e l’andatura ondeggiante;
-          una avversione per le attività di gioco maschili;
-          una forte preferenza per le compagne femmine;
-          l’assunzione di un ruolo femminile nel gioco e nel gioco di ruolo;
-          la preferenza per il travestitismo.
Con un progetto di base multiplo e intra soggettivo messo in atto in ambienti stimolo l’argomento è stato trattato in clinica, a casa e nella scuola. La madre del ragazzo è stata formata a gestire un programma di token economy in casa, e l’insegnante della scuola è stato formato ad applicare una procedura di rinforzo negativo in aula. Gli effetti iniziali del trattamento erano ampiamente risposta-specifici e stimolo specifici e necessitavano di un trattamento per un certo numero di comportamenti  nei tre ambienti principali. I dati di follow-up rilevati 12 mesi dopo la cessazione del trattamento ci suggeriscono che i comportamenti tipizzati del ragazzo si erano normalizzati. Questo trattamento risulta promettente per quanto riguarda la correzione dello sviluppo patologico dell’identità di genere nei maschi e per alleviare i problemi connessi all’adattamento. Questo articolo fa parte di una serie di pubblicazioni del programma di ricerca del dott. Rekers e del dott. Lovaas presso l’UCLA University sui problemi dell’identità di genere dell’infanzia. Il programma è sostenuto da United States Public Health Service Research Grants 21803-01 A1, 21803-02, e da the National Institute of Mental Health.
 
 

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