Giovedì 8 settembre h14.01 [GMT+1]
NUMERO19
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Piccola cronaca della rue d’Ulm
Disorganizzazione alle edizioni di Seuil
Clemenza per Clément
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LACAN QUOTIDIEN
Non sarei mancato per niente al mondo a un Seminario – Philippe Sollers
Vinceremo perché non abbiamo altra scelta – Agnes Aflalo
Le Point : “La figlia di Lacan entra in guerra”
La rivista Le Point pubblica nel suo numero uscito questa mattina un’intervista di Judith Miller, che annuncia la sua intenzione di querelare Mme Roudinesco e le edizioni di Seuil, in ragione di un’affermazione fatta nel penultimo paragrafo della sua opera di 175 pagine, formato ridotto, più l’indice. La grande storica in effetti sostiene che le ultime volontà di Lacan non furono rispettate. Egli voleva dei “funerali cattolici” mentre fu sepolto “in forma privata e senza cerimonia”. Judith Miller spiega perché non difende la memoria di suo padre, “che si difende molto bene tutta da sola”, ma che difende se stessa. Aggiunge che andrà fino in fondo. Continua.
Piccola cronaca
dell’Ecole normale supérieure
45, Rue d’Ulm - 75005 Parigi
Jacques-Alain Miller. Lettera a Monique Canto-Sperber, direttrice dell’ENS. Ars-en-Ré, 3 settembre 2011 – 17.25. Cara Monique Canto-Sperber, la cosa più semplice è che le dica ciò di cui si tratta per mail. Come lei sa, mi dice Dominique, Judith ha deciso di non andare alla serata dell’Ecole. La sua decisione è irrevocabile. È per lei una questione personale. Tuttavia né lei né io ci auguriamo di nuocere all’Ecole, e tantomeno alla sua direttrice, che la guida in un modo certo più favorevole a Lacan del suo sventurato predecessore, Robert Flacelière, così vigorosamente strigliato da Lacan in termini memorabili. Non voglio neppure ferire la nostra amica Catherine Clément.
Dunque, quando la decisione di Judith sarà conosciuta, scriverò una lettera indicando che mi recherò con piacere alla serata, per leggere in quell’occasione il pezzo assegnatomi da Catherine, e rendere omaggio alla direttrice di una Ecole a cui sono legato da tante relazioni.
Peraltro mi piacerebbe intrattenerla su una o due questioni, ma senza precipitazione e a sua discrezione.
Cordialmente, JAM.
PS: in copia a Catherine Clément et Dominique Miller
Pierre Naveau. Lettera a Jacques-Alain Miller, 7 settembre 2011. 19h :47. Caro Jacques Alain, ho trovato questo annuncio su *Facebook* senza dubbio ne è già al corrente. Élisabeth Roudnesco terrà un Seminario, durante l’anno 2011-
Debora Gutermann. La regina della notte fa salotto. Era un seminario universitario, nel sesto arrondissement. La regina della notte parlava in quel contesto di un celebre alienista. Era la corte, era Versailles. Ma in un ripostiglio. Una sala senza pretesa, una sera alla settimana, in pieno inverno, con alcuni dei suoi habitués, dei pensionati e rarissimi studenti. La luce era lugubre, un fotodepressivo vi avrebbe lasciato la pelle. Siccome non c’era mai abbastanza gente secondo il suo gusto, il seminario cominciava sempre in ritardo, lei guardava l’uditorio e diceva qualcosa come “È bizzarro, non ci sono tutti, ci devono essere dei problemi con la metro, aspettiamo un po’”. Al termine di una decina di minuti, si rassegnava “Bene, non so cosa accada, si comincerà lo stesso, tanto peggio, prenderanno il treno, in corso di rotta”. Gli studenti non si accalcavano nei suoi corsi perché all’Università e tra pari, chi scrive dei libri per “il grande pubblico” ha la reputazione di non preoccuparsi troppo della qualità delle fonti, né del loro uso. Un professore si era anche divertito del fatto che avessi scelto il suo seminario e la prendeva come una distrazione. E di questo aveva ragione. Ma andate al club Med: lo sognate e una volta arrivato, succede che cerchiate l’uscita. Dovevano esserci tre studenti, gli altri sono liberi uditori, sovente di sua conoscenza. Dei tre, ce n’era una che si è seduta una volta vicino a me, di punto in bianco cerca di agganciarmi, un po’ esaltata, e con un grande sorriso, senza preamboli, mi dice: “Mi sono diplomata con ₊
Gonzo Schwarm. Queste personalità che ce l’hanno fatta senza diploma. Mme Judith Miller, filosofo, prova il bisogno di dire la sua in Le Point, questa mattina. Ridicolo! Nell’Express del 3 aprile 2008 si trova una lista di personalità senza diploma: Christian ESTROSI; Hubert FALCO; René MONORY; Pierre BÉRÉGOY; Jean-Claude DECAUX; François PINOT; Gérard BOURGOIN; Line RENAUD; Fabrice LUCHINI; Gérard DEPARDIEU; Michel DRUCKER; Alain SOUCHON; Laurent VOULZY; Francis CABREL; Jean-Paul GAULTIER.
Perrette Pautolet. Per la mia tesi. Conduco attualmente a Lione delle ricerche per la mia tesi su “I grando classici della fumisteria”, sotto la direzione di Pr Schmoll, dell’Università di Brankigniôl. Avrei bisogno di sapere se, nel campo della psicoanalisi, vi fosse qualche esempio recente, passibile di entrare nel pantheon della mistificazione. A ogni buon conto. Vi ringrazio per l’attenzione che presterete al messaggio. Collegamento con
http/collections.bm-lyon.fr/metaDoc/DOC0014a94ed13ccfc2#Escrocs_fin_de-siècle
Il Corriere delle Lettrici
E anche dei Lettori, ben inteso
Judith Miller. Contratti di Seuil. Mio fratello Thibault Lacan mi segnala che, per la prima volta dopo il 1966, non aveva ricevuto da Seuil nessun copia delle pubblicazioni di mio padre, questa volta… ou pire e Je parls aux murs. La cosa è stata risolta solo dopo le sue proteste. D’altra parte mi fa notare che, ugualmente per a prima volta,
Cynthia Fleury. Lettera a
Jacques-Aain Miller. La mia amica Catherine Clément. Tra poco uscirà Le Monde des Livres. Catherine Clément mi ha detto che contiene un suo articolo, di 8000 battute, che rende conto dell’attualità Lacan del rientro. Vi ha incluso la mia Vie de Lacan, che è stata la prima ad avere, perché gliel’ho inviata appena terminata la redazione (di una prima versione). Questo articolo è stato redatto all’inizio del mese di agosto, mentre non era apparso ancora nulla della situazione di morte simbolica in cui ero messo. D’altra parte Catherine non doveva questo onore che al fatto che la cronista abituale della psicoanalisi nel Monde des Livres da … molto tempo non poteva essa stessa rendere conto né della sua opera (175 pagine, piccolo formato, più l’indice) né di quelle di Lacan, edite da Seuil il cui compagno è il nuovo PDG, che è sul punto di acquisire una nuova notorietà nazionale e internazionale, che i suoi meriti non gli avevano procurato fino ad ora. Per tutte queste ragioni, suppongo che alcuni passaggi dell’articolo di Catherine potrebbero suscitare alcune reazioni sfavorevoli da parte di qualche lettore. Ora, mi oppongo assolutamente al fatto che siano pubblicate, in un organo che ho portato sulle fonti battesimali, delle critiche sgradevoli su Catherine, fondamentalmente ingiustificate quando si conosce il contesto. Dunque, eccezionalmente, LQ non renderà conto in nessun modo di questo articolo: né in un testo, né nel Corriere delle Lettrici. Questa censura, in una società democratica, in cui gli organi di pubblicazione sono multipli, non avrà che degli effetti limitati. Mi scuso dinanzi ai nostri lettori per quest’atto di disinformazione, che richiede che sia loro reso esplicito e motivato.
Traduzione: Davide Pegoraro
Revisione: Sergio Sabbatini
Illustrazione della prima pagina
Judith Miller con una delle sue due nipoti, a Ars-en-Ré, al Café du Commerce, il 28 agosto 2011.
Lacan Quotidien pubblicato dall’Editore Navarin
presidente eve miller-rose eve.navarin@gmail.com
editrice anne poumellec annedg@wanadoo.fr
designer viktor&william francboizel vwfcbzl@gmail.com
foto anna mallet
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